IL NOSTRO TERRITORIO
La costa dell’Ogliastra, il fascino di un’oasi tra mare e montagna
22000 ETTARI
del Supramonte di Baunei,
complesso montuoso di altapiani
1950 ANNO
di nascita di
Santa Maria Navarrese
10 KM
dal mare più
cristallino e pulito
L’Ogliastra, è un territorio storico geografico situato nel versante centro orientale della Sardegna e affacciata a sud e ad est sul Mar Tirreno.
Fanno parte del territorio provinciale i due Laghi del Flumendosa, parte del massiccio del Gennargentu con la punta più alta di La Marmora 1834 mt in territorio di Arzana, a nord est il Supramonte di Urzulei e Baunei, ad ovest gli altopiani carsici detti Tonneri di Seui, e i famosi Tacchi di Ulassai.
La Costa dell’Ogliastra è l’insieme di splendide oasi incastonate fra mare e montagna, che formano uno degli ambienti marini più incantevoli del Mediterraneo.
Partendo da Nord incontriamo Cala Luna, Cala Sisine, Cala Mariolu e Cala Goloritzé; più a sud troviamo le spiagge di Tancau, Orrì, Cea, Marina di Barisardo e Cardedu, Coccorrocci e il Golfo di Sarrala.
Dal punto di vista storico-archeologico il territorio vanta la presenza di molti Nuraghi, Domus de Janas, Fonti Sacre, Tombe dei Giganti e Menhir.
Fanno parte del territorio provinciale i due Laghi del Flumendosa, parte del massiccio del Gennargentu con la punta più alta di La Marmora 1834 mt in territorio di Arzana, a nord est il Supramonte di Urzulei e Baunei, ad ovest gli altopiani carsici detti Tonneri di Seui, e i famosi Tacchi di Ulassai.
La Costa dell’Ogliastra è l’insieme di splendide oasi incastonate fra mare e montagna, che formano uno degli ambienti marini più incantevoli del Mediterraneo.
Partendo da Nord incontriamo Cala Luna, Cala Sisine, Cala Mariolu e Cala Goloritzé; più a sud troviamo le spiagge di Tancau, Orrì, Cea, Marina di Barisardo e Cardedu, Coccorrocci e il Golfo di Sarrala.
Dal punto di vista storico-archeologico il territorio vanta la presenza di molti Nuraghi, Domus de Janas, Fonti Sacre, Tombe dei Giganti e Menhir.
CULTURA, STORIA E TRADIZIONI
“…Una grande luna di rame sorge dal mare, e tutto il mondo pare d’oro e di perla. La fisarmonica riempie coi suoi gridi lamentosi il cortile illuminato da un fuoco d’alaterni il cui chiarore rossastro fa spiccare sul grigio del muro la figura svelta e bruna del suonatore, i visi violacei delle donne e dei ragazzi che ballano il ballo sardo.
Le ombre si muovono fantastiche sull’erba calpestata e sui muri della chiesa; brillano i bottoni d’oro, i galloni argentei dei costumi, i tasti della fisarmonica: il resto si perde nella penombra perlacea della notte lunare…”
Così scriveva il premio nobel Grazia Deledda nel suo Canne al Vento.
L’essenza della Sardegna si respira nella sua musica, nelle sue notti stellate, nel suo mare cristallino e nei passi dei suoi balli, nelle tradizioni culinarie e nell’ospitalità della sua gente.
Tradizioni e folklore sono elementi che caratterizzano la Sardegna; usanze e abitudini che si tramandano di padre in figlio o di madre in figlia fanno di questa antica isola una terra straordinaria. Ma anche una nuova idea di modernità in cui la cultura e il rispetto dell’ambiente generano nuove prospettive economiche attingendo all’energia insita del territorio e della gente che caratterizzano la Sardegna.
Durante l’estate vi sono svariate possibilità di conoscere le antiche tradizioni e il folklore sardo: numerose sono infatti le manifestazioni che riportano alla luce un passato mai dimenticato.
I festeggiamenti del 15 di Agosto a Santa Maria Navarrese in occasione della Festa dell’Assunta sono un esempio di queste tradizioni ancora vive e forti nell’animo e nel cuore della Sardegna.
La festa infatti riporta tutti in piazza, intorno alla chiesa e sotto gli olivastri millenari, dove sarà possibile ammirare costumi tradizionali indossati con fierezza da ragazzi e ragazze a cavallo che accompagnano la processione religiosa.
L’essenza della Sardegna si respira nella sua musica, nelle sue notti stellate, nel suo mare cristallino e nei passi dei suoi balli, nelle tradizioni culinarie e nell’ospitalità della sua gente.
Tradizioni e folklore sono elementi che caratterizzano la Sardegna; usanze e abitudini che si tramandano di padre in figlio o di madre in figlia fanno di questa antica isola una terra straordinaria. Ma anche una nuova idea di modernità in cui la cultura e il rispetto dell’ambiente generano nuove prospettive economiche attingendo all’energia insita del territorio e della gente che caratterizzano la Sardegna.
Durante l’estate vi sono svariate possibilità di conoscere le antiche tradizioni e il folklore sardo: numerose sono infatti le manifestazioni che riportano alla luce un passato mai dimenticato.
I festeggiamenti del 15 di Agosto a Santa Maria Navarrese in occasione della Festa dell’Assunta sono un esempio di queste tradizioni ancora vive e forti nell’animo e nel cuore della Sardegna.
La festa infatti riporta tutti in piazza, intorno alla chiesa e sotto gli olivastri millenari, dove sarà possibile ammirare costumi tradizionali indossati con fierezza da ragazzi e ragazze a cavallo che accompagnano la processione religiosa.
BAUNEI
Baunei, distante appena 10 km dalla montagna, rappresenta una perfetta meta sia per chi sogna di prendere il sole nelle famose calette, sia per chi preferisce fare trekking scoprendo la montagna circostante, per chi ha voglia di passeggiare sul lungomare illuminato alla sera e per chi almeno una volta nella vita vuole poter ammirare un cielo stellato da una montagna a picco sul mare come Pedra Longa, per chi insomma ha deciso che la Sardegna non è solo un mare cristallino ma è soprattutto un mare che circonda un’antica terra di vecchie tradizioni.
SANTA MARIA NAVARRESE
Santa Maria Navarrese, marina di Baunei, è incastonata come una perla luccicante in quell’anfiteatro naturale che è la provincia dell’Ogliastra.
Il paese è nato dopo il 1950 intorno alla sua chiesetta affacciata sul mare e immersa negli olivastri plurisecolari; la chiesetta che rappresenta non solo il cuore pulsante ma anche la stessa genesi del paese, fu infatti costruita per volontà dell’infanta di Navarra, dopo l’anno 1000 a seguito del voto fatto alla Madonna durante una terribile tempesta che colse di sorpresa la sua nave e che la costrinse a naufragare nelle tiepide acque del mare ogliastrino.
Il paese, distante appena 10 chilometri dalla montagna, rappresenta una perfetta meta sia per chi sogna di prendere il sole nelle famose calette bianche di Cala Goloritze, cala Luna, cala Mariolu e tante altre, sia per chi preferisce fare trekking scoprendo la montagna circostante di Baunei con il suo altopiano del Golgo, per chi ha voglia di passeggiare sul lungomare illuminato alla sera e per chi almeno una volta nella vita vuole poter ammirare un cielo stellato da una montagna a picco sul mare come PedraLonga o Punta Giradili: per chi insomma ha deciso che la Sardegna non è solo un mare cristallino ma è sopratutto un mare che circonda un’antica terra di canti, balli e vecchie tradizioni.
Il paese è nato dopo il 1950 intorno alla sua chiesetta affacciata sul mare e immersa negli olivastri plurisecolari; la chiesetta che rappresenta non solo il cuore pulsante ma anche la stessa genesi del paese, fu infatti costruita per volontà dell’infanta di Navarra, dopo l’anno 1000 a seguito del voto fatto alla Madonna durante una terribile tempesta che colse di sorpresa la sua nave e che la costrinse a naufragare nelle tiepide acque del mare ogliastrino.
Il paese, distante appena 10 chilometri dalla montagna, rappresenta una perfetta meta sia per chi sogna di prendere il sole nelle famose calette bianche di Cala Goloritze, cala Luna, cala Mariolu e tante altre, sia per chi preferisce fare trekking scoprendo la montagna circostante di Baunei con il suo altopiano del Golgo, per chi ha voglia di passeggiare sul lungomare illuminato alla sera e per chi almeno una volta nella vita vuole poter ammirare un cielo stellato da una montagna a picco sul mare come PedraLonga o Punta Giradili: per chi insomma ha deciso che la Sardegna non è solo un mare cristallino ma è sopratutto un mare che circonda un’antica terra di canti, balli e vecchie tradizioni.
LE CALE
Il territorio di Baunei si sviluppa lungo la costa centro-orientale della Sardegna. Geograficamente il confine a nord coincide con Cala Luna, a seguire citiamo le più rinomate località, Cala Sisine, Cala Mariolu, Cala Goloritzè, Cala Biriala, la Grotta del Fico, Portu Quau, Capo Montesanto, ed in fine, la guglia di Pedra Longa, questo tratto di costa può essere visitato in barca con partenze dal porticciolo turistico di Santa Maria Navarrese, oppure con passeggiate a piedi ed escursioni guidate.
Per ultimo abbiamo la spiaggia di Santa Maria Navarrese, raggiungibile a piedi, è situata nel centro del paese a ridosso della pineta, sotto la rinomata chiesetta dell’anno 1000, delimitata a Sud dagli scogli di “Biritzi”, a nord dalla “Torre Saracena”.
Per ultimo abbiamo la spiaggia di Santa Maria Navarrese, raggiungibile a piedi, è situata nel centro del paese a ridosso della pineta, sotto la rinomata chiesetta dell’anno 1000, delimitata a Sud dagli scogli di “Biritzi”, a nord dalla “Torre Saracena”.
IL SUPRAMONTE
Il Supramonte di Baunei è situato all’estremità orientale dell’altopiano, ha un complesso montuoso caratterizzato da altopiani. Ha un’estensione di circa 22.000 ettari, il paesaggio è caratterizzano da bastioni rocciosi e profondi canyon, questo tratto di costa può essere visitato con passeggiate a piedi oppure con escursioni guidate.
Particolare nel territorio di Baunei precisamente nell’altopiano di Golgo è la grotta di “Su Sterru”, profonda 275 m., la voragine è una delle più profonde d’Europa. La leggenda narra di una tremenda lotta tra un serpente padrone dell’altopiano e San Pietro che voleva liberare il paese di Baunei dal terribile animale. La battaglia si volse a favore di San Pietro che afferrò il serpente per la coda e lo percosse talmente forte a terra tanto da generare l’attuale voragine “Su Sterru”.
La popolazione, nell’altopiano in segno di ringraziamento edificò una chiesetta in onore di San Pietro.
Particolare nel territorio di Baunei precisamente nell’altopiano di Golgo è la grotta di “Su Sterru”, profonda 275 m., la voragine è una delle più profonde d’Europa. La leggenda narra di una tremenda lotta tra un serpente padrone dell’altopiano e San Pietro che voleva liberare il paese di Baunei dal terribile animale. La battaglia si volse a favore di San Pietro che afferrò il serpente per la coda e lo percosse talmente forte a terra tanto da generare l’attuale voragine “Su Sterru”.
La popolazione, nell’altopiano in segno di ringraziamento edificò una chiesetta in onore di San Pietro.